10-12 Dicembre 2012- Incontri nelle scuole della Basilicata con lo scrittore UGO VICIC, autore del testo “Crepi la paura”,

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Lo scrittore UGO VICIC (scrittore, attore, regista, autore radiofonico e televisivo) incontrerà - dal 10 al 12 dicembre 2012 - a  Bella, San Fele, Muro Lucano, Barile e Rionero gli alunni di quarta e quinta elementare che hanno letto il suo libro “ Crepi la paura” - Nuove Edizioni Romane -  selezionato per la I^ fase del Torneo di Lettura per la scuola primaria.

 10 dicembre 2012:

- ore 9.00 – 10.30: RIONERO (Ex circolo didattico)

- ore 11.00 – 12.30: BARILE (Istituto Comprensivo)

 11 dicembre 2012:

ore 8.30 – 10.00: MURO LUCANO (Istituto Comprensivo)

ore 11.00 – 12.30: SAN FELE (Istituto Comprensivo)

 12 dicembre 2012

ore 9,30 - 11,30 BELLA (Sala Periz)

 

Lo scrittore Ugo Vicic .

Succede, guardando la televisione o leggendo i giornali, di sentire notizie di terremoti, uragani, alluvioni, disastrose eruzioni di vulcani. A volte sono eventi lontanissimi, a volte accadono vicino a noi. Da due anni i paesi  del Pollino tra la Basilicata e la Calabria  convivono con continue scosse. Spesso si vedono facce di persone che scappano o che hanno perso la casa o chissà cos'altro, ma noi poco o nulla sappiamo della loro vita. In questo libro invece c'è Lorenzo, un ragazzino sveglio e sensibile, che ci racconta di una città dove la terra trema e i muri hanno grosse crepe. Ci parla della sua famiglia, della nonna narratrice di storie, dei suoi amici, dei suoi primi amori ma, soprattutto, del terremoto e della paura che gli è toccato affrontare e superare.

Gli incontri con l’autore di “ Crepi la paura” sono programmati nell’ambito della sesta edizione del Torneo di lettura che vede oltre duemila  di alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado della provincia di Potenza con i loro insegnanti appassionarsi nelle lettura di libri di qualità.

Intervista alllo scrittore a cura di Mario Coviello, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bella( Potenza)

A Ugo Vicic sono state rivolte alcune domande per conoscerlo meglio :

Un altro tema ricorrente della tua produzione è la salvaguardia dell’ambiente, infatti oltre che di terremoti, ti sei anche  occupato della tragedia di  Chernobil ,perché ?

In parte la risposta l’ho già data. L’ambiente in cui viviamo ci è stato dato in prestito, non è proprietà nostra e dobbiamo mantenerlo il più possibile integro e pulito, anche per le nuove generazioni. Ma ci rendiamo conto che stiamo edificando un altro continente, costituito da tutte le schifezze che produciamo?!

La tragedia di Atlantide alla rovescia, con questo orrore che sta emergendo dalle acque e sul quale potranno sopravvivere soltanto dei mostri.

La vicenda di Chernobyl è stata uno choc epocale e ne portiamo ancora le cicatrici. All’epoca, l’unico modo in cui sono stato capace di reagire è stata la satira teatrale. Amara, caustica, disperata, ma anche  vitale.

E parliamo di “Crepi la paura”. Lorenzo, il protagonista del tuo libro, ha un rapporto “complicato “ con i suoi genitori. A tuo parere  quali sono i principali bisogni dei bambini e dei ragazzi nei confronti dei genitori ?

La sicurezza, la serenità e la fiducia. L’armonia famigliare ruota tutta intorno a questi cardini. Poi ci vuole anche altro, per esempio una sana dose di umorismo, la capacità di sdrammatizzare, il saper ascoltare, il saper dire di no. Ma sono impliciti nella triade di partenza.

Lorenzo ha un ricco rapporto con la nonna testarda che racconta storie. Perché, secondo te, è necessario valorizzare nella società odierna “ il tesoro” che gli anziani rappresentano?

Proprio perché si tratta di un tesoro, di un patrimonio inestimabile che dobbiamo assolutamente conservare e far fruttare. Il concetto di terra, per esempio, la terra come elemento, mantiene la sua forza solo se veicolato da chi quella terra ha saputo lavorarla. Non si impara a coltivare l’orto seguendo un manuale, bisogna guardare un vecchio al lavoro, farsi confidare e carpirgli i segreti che anche lui ha appreso da chi lo ha preceduto. C’è poco da fare, siamo legati a un ciclo preciso, e dato che tutti invecchiamo non possiamo fare altro che imparare dai vecchi, cioè dalla loro esperienza. Poi però c’è la solita storia che ognuno vuole essere libero di sbattere il naso contro gli ostacoli…

 In allegato  l'intervista completa e il curriculum di Ugo Vicic.

A cura di Ing. Pasquale Francesco Costante
2011.
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