STAMPA 11 giugno 2020 - IL GIORNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE.IT - Il rischio sismico non va in quarantena: seminari online per docenti e studenti

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Il rischio sismico non va in quarantena: seminari online per docenti e studenti

Nato per promuovere nelle scuole lucane una corretta informazione sull'emergenza coronavirus, il programma di webinar organizzato dall'Ufficio scolastico regionale della Regione Basilicata si è arricchito col tempo di nuovi contenuti e proposte di riflessione. Trentasette in totale gli incontri a distanza (aperti a tutti,) di cui una parte ha già avuto luogo e una parte, programmata per giugno, è stata rimandata all'autunno per questioni organizzative. Ai 27 webinar già svolti hanno partecipato dirigenti scolastici, docenti, studenti, referenti della Protezione Civile regionale, della Task force ASL Basilicata ed esperti del settore chiamati a relazionare sui vari temi via via proposti.
Dopo una prima serie specificatamente dedicata alla didattica a distanza e alle misure di contenimento del Covid-19, a partire dal 4 maggio, in linea con quanto previsto dal progetto formativo nazionale “La Cultura è… Protezione Civile” e dal protocollo DPC/MIUR del novembre 2018, sono stati organizzati diversi incontri specificatamente mirati alla diffusione della conoscenza dei rischi di origine naturale (terremoto, idrogeologico vulcanico, idro-meteo, ecc) e della cultura di protezione civile.
Docenti universitari ed esperti hanno quindi relazionato (e relazioneranno in autunno) su tali argomenti: una particolare attenzione è stata riservata al rischio sismico, tema cui l'Ufficio scolastico regionale Basilicata dimostra da tempo una specifica sensibilità, tanto che, primo USR in Italia, ha aderito al protocollo d'intesa “per la diffusione della conoscenza e consapevolezza della cittadinanza rispetto al rischio sismico" proposto dalla Rete interregionale di istituti superiori per l'Educazione Sismica RESISM.

Questo nuovo ciclo di webinar si snoda sulla narrazione e la spiegazione dei grandi terremoti nel nostro Paese (dalla pericolosità sismica locale alle ricadute sulla pianificazione territoriale, dall’evoluzione dei paesaggi per effetto dell’attività tettonica al come ricostruire luoghi ma anche modi di vivere e convivere), sullo studio dei vulcani e della radiografia muonica, della meteorologia e del cambiamento climatico, dell'astronomia e delle attività spaziali, della salvaguardia del patrimonio culturale, avvalendosi in alcuni casi anche del linguaggio dei fumetti.
Gli incontri sono stati organizzati dall'ing. Pasquale Costante, referente dell'Ufficio tecnico scolastico della Regione Basilicata, con la collaborazione, per la parte che riguarda le scienze della terra, del Dott. Graziano Ferrari, associato di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV.

“Viviamo, purtroppo, nell’epoca dei grandi rischi e il nostro territorio è sempre più vulnerabile – spiega Costante - L’Italia ha una pericolosità sismica medio-alta (per frequenza e intensità dei fenomeni, con un terremoto importante ogni 5-6 anni circa negli ultimi 150 anni), una vulnerabilità molto elevata non ancora conosciuta in maniera dettagliata, e un’esposizione altissima (per densità abitativa e presenza di un imponente patrimonio storico, artistico e monumentale unico al mondo). Questo perché - come dimostrano i dati statistici - siamo un Paese particolarmente urbanizzato e con un numero enorme di immobili ricadenti in zone ad alto rischio sismico e con caratteristiche prestazionali non adeguate. Ma nonostante i tragici accadimenti di questi ultimi anni - sconvolgenti per la rilevanza in termini di vittime e di danni alle costruzioni - abbiano riacceso i riflettori sulla fragilità dell’intero patrimonio abitativo e storico-artistico e sulla scarsa consapevolezza in termini di prevenzione, purtroppo in Italia abbiamo l’abitudine di dimenticare molto in fretta. Invece I disastri del passato devono valere da monito per tutti per una maggiore attenzione nelle scelte che quotidianamente si portano avanti".
"Manca ancora -  prosegue Costante - una consapevolezza diffusa sul fatto che le conseguenze dei prossimi eventi dipenderanno dalle scelte fatte oggi e da quelle che andremo a fare: e qui è fondamentale il ruolo della scuola. L’impegno verso i giovani è davvero prioritario. Considerata l’importanza strategica di ogni processo didattico e di educazione, la scuola rappresenta un ambito di estremo interesse verso il quale rivolgere e ampliare queste iniziative di formazione per accrescere la consapevolezza del Paese. Il protocollo siglato il 13 novembre 2018 tra il Capo Dipartimento Borrelli e il MIUR, e soprattutto il lavoro svolto in questi mesi dal MIUR, dal Dipartimento nazionale e regionale della PC e da tutti gli USR, finalizzato a introdurre, nelle scuole di ogni ordine e grado, la materia interdisciplinare di protezione civile, sta segnando un altro importante momento, storico, epocale, in tema di cultura della protezione civile, una vera rivoluzione culturale che vuole contribuire concretamente alla formazione dei giovani quali cittadini consapevoli".
"Attraverso il ciclo di webinar - conclude Costante -, tenuti da esperti nazionali (docenti universitari, ricercatori e dirigenti dell‘INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - dell’Istituto Nazionale di fisica nucleare dell’Università di Napoli, dell’Osservatorio Vesuviano INGV, dell’Agenzia Spaziale Italiana, del CNR, noti architetti nazionali e internazionali), si è cercato di avvicinare gli studenti degli ultimi anni all'affascinante mondo della scienza e della ricerca, orientarli su quello che potrebbero essere le loro scelte future nel prosieguo degli studi ma soprattutto renderli cittadini consapevoli”.

Un lavoro straordinario, diventato in questi mesi un appuntamento costante di confronto e di riflessione per esperti, studenti e docenti di diverse scuole d’Italia - commenta il dott. Graziano Ferrari che ha collaborato attivamente alla organizzazione e alla buona riuscita dei seminari - Il successo di questo primo ciclo di webinar, testimoniato dall'interesse e dalla grande partecipazione (dai 90 ai 170 partecipanti/webinar), è attribuibile essenzialmente ai relatori, a cui va il mio ringraziamento personale, per la loro generosità, per aver aderito con grande entusiasmo all’iniziativa, per aver portato un contributo inestimabile di competenza, riuscendo a coinvolgere, pur nella complessità delle questioni trattate, docenti e studenti (dai 14 ai 18 anni)".
"In definitiva – conclude Ferrari - le azioni e le strategie messe in campo dall'USR Basilicata, ci spingono a continuare a lavorare tutti insieme (scuola, comunità scientifica e Protezione Civile) in questa direzione, e riprogrammare, per la riapertura del nuovo anno scolastico, un nuovo ciclo di incontri”.

Durante i webinar, tutti caricati in rete, i relatori hanno risposto alle domande degli ospiti e a quelle poste in chat dal pubblico. L'iniziativa ha visto anche il coinvolgimento degli insegnanti delle scuole aderenti alla rete RESISM  e alcuni di loro sono intervenuti in diretta nei dibattiti.

L'incontro dell'8 maggio è stato inoltre l'occasione per introdurre il Catalogo dei Forti Terremoti in Italia* (CFTI5), raccolta interattiva che include 1.259 terremoti per la sola area italiana, e che ha destato grande  interesse nei docenti tanto da chiedere una sessione specifica di formazione all’uso per poterlo utilizzare nella didattica dal prossimo anno scolastico. Per approfondire le potenzialità di questo "laboratorio avanzato di sismologia storica", Ferrari ha tenuto anche due distinte sessioni di studio appositamente dedicate agli insegnanti della rete  RESISM.
A questo link è possibile scaricare gli incontri di marzo, aprile e maggio.

patrizia calzolari


* Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G., Sgattoni G., Valensise G. (2018) - CFTI5Med, Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (461 a.C.-1997) e nell’area Mediterranea (760 a.C.-1500). Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). (link: storing.ingv.it/cfti/cfti5/)
A cura di Ing. Pasquale Francesco Costante
2011.
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