MIT: sono stati ripartiti i 400 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio 2019 per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale di ben 7977 comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasportiha annunciato che sono stati ripartiti i 400 milioni, stanziati dalla Legge di Bilancio 2019, per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale di ben 7977 comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti.
Si è dunque data attuazione alle norme contenute nella Legge di Bilancio 2019 - legge 30 dicembre 2018, n. 145 - che hanno assegnato i contributi, tenendo conto della quota stabilita per fascia di popolazione.
La stessa norma dispone inoltre che i comuni beneficiari del contributo diano inizio ai lavori entro il prossimo 15 maggio 2019, pena la revoca del contributo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell’Interno, vigilerà sull'esecuzione dei lavori con controlli a campione.
Ricordiamo che il decreto del 10 gennaio 2019, in ottemperanza all'art.1, commi 107-114 legge 145/2018 (Legge di Bilancio 2019), ha sbloccato le risorse previste dall'art.1, comma 107 della Legge di Bilancio 2019, che ha assegnato circa 400 milioni di euro (394, 49 per l'esattezza)destinati alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale per i comuni fino a 20.000 abitanti per realizzare già quest'anno investimenti per la messa in sicurezza di edifici, scuole e infrastrutture.
Per aiutare i comuni e i professionisti tecnici interessati sono anche state pubblicate online, sul sito del Ministero dell'Interno, le FAQ/risposte ai quesiti più frequenti che arrivano dal territorio per i chiarimenti.
Importante: il contributo è assegnato a tutti i comuni, sia delle regioni a statuto ordinario che speciale, in misura differenziata sulla base della popolazione, nelle seguenti misure:
LA TABELLA DI RIPARTO PER SINGOLO COMUNE E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF
Il Ministero dell'Interno ha pubblicato le risposte ai quesiti più frequenti sull'utilizzo dei 400 milioni destinati alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale per i comuni fino a 20.000 abitanti
Il decreto del 10 gennaio 2019, in ottemperanza all'art.1, commi 107-114 legge 145/2018 (Legge di Bilancio 2019), ha sbloccato le risorse previste dall'art.1, comma 107 della Legge di Bilancio 2019, che assegna circa 400 milioni di euro (394, 49 per l'esattezza) destinati alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale per i comuni fino a 20.000 abitanti per realizzare già quest'anno investimenti per la messa in sicurezza di edifici, scuole e infrastrutture.
Per aiutare i comuni e i professionisti tecnici interessati sono state pubblicate online, sul sito del Ministero dell'Interno, le FAQ/risposte ai quesiti più frequenti che arrivano dal territorio per i chiarimenti.
Ricordiamo, in primis, che il contributo è assegnato a tutti i comuni, sia delle regioni a statuto ordinario che speciale, in misura differenziata sulla base della popolazione, nelle seguenti misure:
Gli enti beneficiari sono tenuti ad iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019.
Per ottenere l'assegnazione del contributo è necessario produrre una specifica richiesta?
No. Infatti, il D.M. 10 gennaio 2019 in applicazione, rispettivamente, dei commi 107 e 110 dell'art. 1 legge 145/2018 - all'art. 1 già dispone che i contributi siano assegnati tenendo conto della quota stabilita per fascia di popolazione, nelle misure indicate negli allegati da A) a T) e, al successivo art. 3, stabilisce che siano così erogati:
Il comune beneficiario del contributo con quale modalità comunica al Ministero dell’Interno la data di esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere pubbliche?
Ai sensi dell'art. 2, comma 2, DM 10 gennaio 2019, tale comunicazione avviene attraverso la compilazione, a cura del RUP responsabile dell'opera, dell'informazione presente nel sistema informativo monitoraggio gare (SIMOG) dell'Anac. In sede di creazione del predetto CIG per lavori, il comune beneficiario indica e associa il codice unico di progetto (CUP) identificativo dell'intervento oggetto di finanziamento.
Si precisa che, indipendentemente dall'importo della procedura, nel sistema SIMOG vanno richiesti esclusivamente i CIG mentre, ai fini dell'erogazione del contributo, non sono ammessi gli smart CIG in quanto questi non consentono la verifica dell’informazioni relative alla data di aggiudicazione definitiva del contratto.
IL DOCUMENTO CON LE FAQ UFFICIALI E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF