Rapporto INVALSI 2017 - PRESENTAZIONE DATI BASILICATA

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- INVALSI –

La Rilevazione nazionale degli Apprendimenti

2016-17

Focus sulla Basilicata

Rapporto INVALSI 2017: Exploit della BASILICATA per la scuola primaria.

IL rapporto nazionale prove INVALSI 2017 conferma, ancora una volta, il buon successo della scuola primaria, sia in italiano che in matematica, con risultati pari o addirittura superiori a quelli delle migliori regioni del Nord.

Bene la classe II che si posiziona, sia in Italiano che in Matematica, al 2° posto della classifica nazionale dopo il Molise, con punteggi (206 in Italiano e 208 in Matematica) significativamente più elevati della media dell’Italia, confermando un trend positivo; in Matematica, anche se guadagna due punti, perde il primato nazionale dello scorso anno.

Bene la classe V che in Matematica conferma il successo della classe II, guadagnando 9 punti rispetto al precedente anno e passando dal 10° al 2° posto della classifica nazionale, con un punteggio (209) significativamente piu’ elevato della media dell’Italia (massimo storico negli ultimi sei anni). Soddisfacenti risultati anche nella prova di Italiano, dove la classe V, con un punteggio (201) superiore alla media, fa registrare negli ultimi anni un trend quasi costante.

Con riferimento al grado secondario,  la Basilicata (come il Molise) segue la tendenza discendente che caratterizza l’evolversi dei risultati del meridione e delle isole, ma mantiene  comunque punteggi - sia in Italiano sia in Matematica - in linea con la media nazionale.

La Basilicata – sia per le classi 3 della sec.I° che per le classi  2° della sec.II° -  risulta sempre prima per entrambe le prove nella macro area SUD e ISOLE, dove le altre regioni  ottengono punteggi significativamente inferiori alla media nazionale.

Bene la classe 2° della secondaria di II° che in Italiano guadagna posizioni (+ 14 punti), con un punteggio pari a 197 (massimo storico negli ultimi sei anni).

Questi successi, oltre ad essere un punto di orgoglio dell’intera comunità scolastica della nostra regione, hanno contribuito ad una riduzione del divario complessivo tra le regioni del Nord e quelli del Sud, tanto più se si considera che le altre regioni della medesima macro-area, hanno conseguito risultati inferiori – quasi sempre significativamente - alla media nazionale. I dettagli del rapporto sono riportati qui di seguito.   


Presentazione di tutti i dati a cura di Pasquale Costante

Allegati:
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