DELIBERA CIPE 6/2012 - Secondo programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici
DELIBERA CIPE n.6 del 20.01.2012 (G.U. n.88 del 14.04.2012) 2° programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi ,anche non strutturali, degli edifici scolastici(Delibera CIPE 6 marzo 2009 - fondi FAS assegnati al Fondo Infrastrutture per l'edilizia scolastica)
Con delibera n.3/2009 il CIPE ha destinato 1.000 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione al Piano straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzato alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi ,anche non strutturali, degli edifici scolastici.
Con la delibera n.32/2010, il CIPE ha assegnato al primo programma straordinario 358,4 milioni di euro a carico dei predetti 1.000 milioni di euro, di cui 143,1 milioni di euro per interventi nel Mezzogiorno (circa il 40%).
Con la delibera n.6/2012, il CIPE ha assegnato al secondo programma straordinario 259 milioni di euro per interventi urgenti nel SUD.
TOTALE ITALIA € 259.000.000,00
BASILICATA € 7.691.780,00 (n.74 interventi)
Il Governo, con la delibera del CIPE n.3 del 6 marzo 2009 ha destinato, attraverso la riprogrammazione dei fondi FAS, circa un miliardo di euro per l'adeguamento e la ristrutturazione del patrimonio scolastico statale.
A seguito del crollo della scuola di Rivoli (TO) è stata raggiunta, ai sensi dell 'art.8, comma 6. della legge 5 giugno 2003 n. 131, l'Intesa istituzionale in data 28.01.2009 su "indirizzi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di elementi anche non strutturali negli edifici scolastici " pubblicata nella GU n.33 in data 10.02.2009.
Tale Intesa stabilisce, tra l'altro, che le scuole pubbliche italiane siano visionate da squadre tecniche appositamente costituite allo scopo di evidenziare le vulnerabilità legate ad elementi non strutturuli di tipologia analoga a quella che ha causato il crollo anzidetto e di quantificare i fabbisogni derivanti dalla necessità della loro rimozione.
Il monitoraggio di detti sopralluoghi ha, già dalle prime fasi, convinto il Governo della necessità di intervenire tempestivamente per fronteggiare tale situazione di rischio.
Tale convinzione ha portato all'approvazione, con delibera CIPE n.32 del 2010, del "Primo programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza ed alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici " a valere sulle risorse di cui al Fondo infrastrutture di cui all'art.18 lett. b) del D.L. n.185/2008 nell'ambito dell'assegnazione della Delibera CIPE n.3 del 6 marzo 2009 (GU n.129 del 6 giugno 2009) destinando 358 milioni di euro alla risoluzione di 1706 situazioni di rischio potenziale rese note attraverso i predetti sopralluoghi.
Il quasi totale completamento delle verifiche, tuttavia ha evidenziato un quadro complessivo dello stato dell'edilizia scolastica che ha reso necessario un ulteriore intervento straordinario finalizzato prevalentemente alla riduzione dei rischi analizzati dall'Intesa e residualmente alla rimozione delle ulteriori vulnerabilità non esaminate dalla citata Intesa.
In tale quadro, sulla base del patrimonio conoscitivo acquisito dalle verifiche ed attraverso la collaborazione delle Amministrazioni Regionali interessate, di concerto con il MIUR è stato approvato un "Secondo programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza ed alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici " che ha riguardato 1792 interventi tutti relativi al Sud Italia, nel rispetto dei vincoli di assegnazione dei Fondi Fas.
In defintiva, utilizzando il criterio di ripartizione territoriale basato sulla numerosità degli edifici e degli studenti , nel Luglio 2011 si è pervenuti ad una prima proposta di programmazione :
REGIONE | MACRO AREA | n. interventi | Importi progr. |
Abruzzo | SUD | 95 | 24.943.000 |
Molise | SUD | 49 | 5.979.000 |
Campania | SUD | 488 | 107.010.000 |
Puglia | SUD | 362 | 69.028.000 |
Basilicata | SUD | 74 | 11.816.000 |
Calabria | SUD | 240 | 53.121.000 |
Sicilia | SUD | 475 | 92.364.000 |
Sardegna | SUD | 189 | 33.610.000 |
TOTALE | 1.972 | 397.871.000 |
Nella seduta del 20 gennaio 2012 il CIPE ha assegnato 259 milioni di euro al secondo programma straordinario per interventi urgenti nel SUD, così ripartiti:
REGIONE | % rip. naz. | Importi progr. |
Abruzzo | 6,27% | 16.236.950 |
Molise | 1,50% | 3.892.050 |
Campania | 26,90% | 69.659.850 |
Puglia | 17,35% | 44.934.740 |
Basilicata | 2,97% | 7.691.780 |
Calabria | 13,35% | 34.579.850 |
Sicilia | 23,21% | 60.125.800 |
Sardegna | 8,45% | 21.878.980 |
TOTALE | 259.000.000 |