LA BUONA SCUOLA - 2014 - REPORT REGIONALE SULLA CAMPAGNA DI ASCOLTO E CONSULTAZIONE - Risultati del monitoraggio nelle scuole lucane

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Per liberare la scuola ci vuole più connessione, anzitutto digitale. Servono connessione e connettività alla Rete, alla conoscenza, al mondo. Servono apertura verso il territorio e la comunità.

La prossima alfabetizzazione: il coding (la programmazione) - promuovere l’informatica per ogni indirizzo scolastico

 

Come ha risposto la scuola lucana al Questionario nazionale su

"la buona scuola"? 

 

 

di  Pasquale F. Costante

REPORT REGIONALE  sulla campagna di ascolto, consultazione e settimana de “La Buona Scuola”- Risultati del monitoraggio nelle scuole lucane (QUESTIONARIO NAZIONALE) - (Cliccare sull'immagine per sfogliare il report)

 

Il presente documento è il risultato del lavoro di un gruppo di ricerca promosso dall’USR della Basilicata e composto dal Dott. Renato Pagliara Dirigente dell’Ufficio, dalla dott.ssa Claudia D’Atena Dirigente dell’Ufficio II, dai Dirigenti Tecnici prof. Gerardo Antonio Pinto e prof. Nicola Caputo, da undici Dirigenti Scolastici (prof.ssa Rosaria Cancellieri, prof.ssa Anna Di Trani, prof. Carmine Filardi, prof. Giovanni Gruosso, prof. Antonio Laguardia, prof.ssa Alessandra Napoli, prof.ssa Michela A. Napolitano, prof. Nicola Pongitore, prof.ssa Antonella Ruggeri, prof.ssa Camilla Schiavo, prof.ssa Giovanna Tarantino) e dal Nucleo di supporto all’autonomia scolastica (ing. Pasquale Costante; dott.ssa Maria Filardi; dott.ssa Antonietta Moscato).

La composizione del gruppo, eterogenea non soltanto in relazione al ruolo dei singoli membri, ma anche in considerazione dell’esperienza professionale degli stessi, ha rappresentato il valore aggiunto che ha consentito di costruire un efficace dialogo scientifico in merito alle proposte del Piano “La Buona Scuola”. I differenti percorsi professionali dei componenti del gruppo hanno permesso di confrontare i vari punti di vista e le varie prospettive sulla Scuola, rendendo il dibattito interno alquanto vivace.

Obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di stimolare il confronto sociale sul Piano “La Buona Scuola” con l’intento di rilevare il grado di soddisfazione, gli umori, le propensioni e le tendenze delle componenti interne ed esterne alle Istituzioni Scolastiche.

Al fine di perseguire tale obiettivo, il gruppo si è interrogato sull’opportunità di elaborare uno specifico questionario a carattere regionale, tuttavia il timore di creare una non proficua sovrapposizione con quanto predisposto a livello ministeriale ha fatto sì che prevalesse l’idea di utilizzare il questionario nazionale, offrendo alle singole scuole la possibilità di inserire commenti e riflessioni proprie.

Quest’ultima scelta è stata dettata dalla volontà di raccogliere non solo dati freddi, ma in special modo considerazioni e valutazioni di merito, fatte da “persone di scuola” o comunque da chi la scuola la vive quotidianamente.

Ogni componente del gruppo, inoltre, si è reso promotore di iniziative di discussione pubblica e di analisi partecipata del Piano. Sono stati organizzati, a livello scolastico, focus group che hanno visto la presenza dei rappresentanti delle singole componenti (docenti, personale ATA, genitori, studenti) per la compilazione del questionario regionale. A ciò hanno fatto seguito incontri e dibattiti aperti alle comunità educanti di riferimento.

Questo ha consentito di raccogliere gli inviti, le critiche, i dissensi e i suggerimenti provenienti da tutta la Regione, rivelatisi peraltro molto interessanti, e ha permesso di sviluppare il monitoraggio delle istanze al fine di redigere un report a carattere regionale, utile a mettere in evidenza le peculiarità legate al contesto territoriale e a documentare le idee.

La scuola di Basilicata ha apprezzato la scelta del MIUR di aprire il confronto a tutti coloro i quali fossero interessati al percorso di riforma dell’organizzazione della scuola e delle prassi didattico – educative. In continuità con l’azione ministeriale l’USR della Basilicata ha organizzato due incontri pubblici (uno a Potenza e uno a Matera) aperti non solo al mondo della scuola, ma anche alle associazioni professionali, ai sindacati di categoria, ai rappresentanti degli Enti territoriali, ai privati cittadini. Attraverso la metodologia del bar camp è stata data voce a tutti gli stakeholders che hanno offerto ulteriori spunti alla riflessione comune. 

A conclusione del percorso di indagine e di discussione partecipata, il gruppo di lavoro regionale si è quindi concentrato sull’analisi e la sintesi delle risposte ricevute attraverso i questionari e i dibattiti. È stato privilegiato tanto l’aspetto quantitativo, quanto quello qualitativo nell’intento di non limitarsi alla mera raccolta dei dati, ma di valorizzarne la dimensione dialettica.

L’indagine ha comportato un lavoro di rendicontazione, molto impegnativo e pur tuttavia stimolante nel mettere in relazione le molteplici visioni dei soggetti coinvolti.

Pertanto gli esiti dei questionari rappresentano la riflessione dell’intera comunità educante lucana che viene illustrata nel presente report riepilogativo, contenente anche le principali sollecitazioni e istanze e che ha la finalità di essere una traccia del dibattito della scuola di Basilicata.

La discussione è risultata tanto animata e partecipata da far emergere persino la richiesta di organizzare ulteriori incontri tematici a cura dell’USR per approfondire sia le tematiche più dibattute, sia quelle meno sviluppate all’interno del Piano.

Preme evidenziare che le questioni più sentite hanno riguardato le modalità relative alle nuove assunzioni; la valutazione e la carriera del personale docente; il merito e la premialità; le responsabilità e i poteri del dirigente scolastico; l’organico funzionale; la vera autonomia e le risorse a essa legate. A una lettura superficiale ed “emotiva”, queste potrebbero essere causa di divisione; pur tuttavia possono diventare il collante della comunità educante, perché è intorno a esse che il dibattito è stato più fecondo.

La possibilità di segnalare in calce al questionario tutte le buone prassi presenti nell’attività didattica e organizzativa delle scuole, ha permesso di realizzare un database sull’esistente, particolarmente significativo perchè attesta la presenza di Buona Scuola anche nel quotidiano della Scuola di Basilicata.

Presentazione a cura di  Pasquale Costante (Responsabile monitoraggio)

           

           

  

  

REPORT REGIONALE  STUDENTI a cura di Federica Giordano, coordinatrice regionale (Cliccare sull'immagine per sfogliare)

In occasione della Consultazione pubblica lanciata dal governo nell'ambito de 'La buona scuola', le Consulte provinciali degli studenti si sono attivate per svolgere al meglio il loro ruolo caratterizzante di ponte tra Istituzioni e studenti.

L'impegno delle Consulte studentesche ha avuto due specifici obiettivi:

  1. Informare sulla consultazione in atto e stimolare il dibattito tra coloro che sono chiamati a vivere la scuola da protagonisti ogni giorno: gli studenti;
  2. Far emergere gli spunti, le criticità, le proposte e in generale le opinioni che ha in merito la popolazione studentesca.

Per fare ciò, la nostra azione si è sviluppata su tre ambiti:

  1. Fare informazione tra i rappresentanti degli studenti della provincia di Potenza e Matera mediante Plenarie straordinarie;
  2. Organizzare assemblee-dibattiti all'interno di ogni Istituto in collaborazione con i rappresentanti di Istituto e di Classe;
  3. Creare un sondaggio online che fotografasse le opinioni degli studenti Lucani per mezzo di un loro rappresentante per ogni Istituto Secondario di Secondo Grado.

Il sondaggio, curato dal Coordinamento regionale delle Consulte, era diviso per aree tematiche che rispecchiavano gli argomenti de 'La buona scuola' e gli spunti fuoriusciti dai Consigli Nazionali dei Presidenti delle Consulte (CNPC) degli ultimi anni.

Risultati:

Nell'ambito della VALUTAZIONE viene accolta molto positivamente la proposta di assegnare fondi alle scuole sulla base di un piano scuola triennale (circa 80%) mentre si è più scettici sull'idea di legare un aumento di retribuzione del DS ai risultati di tale piano (circa 90%).

Per quanto concerne la GOVERNANCE, una forte criticità viene espressa sull'esclusività in materia di POF che il report 'la buona scuola' affida al Collegio docenti, e che sembrerebbe modificare la situazione attuale così come regolata dal dpr 275/99.

Emerge infatti l'esigenza di un forte parere degli studenti in tale ambito, come è visibile dai risultati nella categoria RAPPRESENTANZA. Alla domanda sul comitato studentesco, il 97% si è espresso a favore del riconoscimento del comitato studentesco come organo collegiale e sull'attribuzione a quest'ultimo della competenza di esprimere un parere obbligatorio sul Piano dell'Offerta Formativa (POF).

A tal proposito, circa il 90% riterrebbe utile l'introduzione dell'educazione sessuale ed affettiva nel Pof di ogni istituto, così come suggerito dalla commissioni Pari Opportunità del CNPC.

Nella sezione 'DIDATTICA' la domanda che ha maggiormente avuto un responso positivo è stata quella riguardante l'introduzione dell'ora di educazione civica nell'offerta formativa (circa 96%); ma altrettanto favorevolmente è stata giudicata la proposta di inserire nell'offerta formativa la programmazione informatica e l'economia (88%).

Per quanto riguarda l'insegnamento delle LINGUE STRANIERE, già riconosciuto come strategico ne 'La Buona Scuola', il 94% dei rispondenti giudica fondamentale il supportodelle tecnologie e la presenza di docenti madre-lingua.

Per quanto riguarda l'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, abbiamo strutturato il sondaggio in modo tale da individuare la tipologia dell'Istituto di provenienza degli studenti e successivamente è stato chiesto loro se avessero mai svolto attività di alternanza.

Ne è risultato che tra gli studenti (di cui il 44% provenienti da un Liceo e il 55% da un Istituto tecnico-professionale) solo il 41% aveva svolto un'attività di alternanza scuola-lavoro grazie ad accordi realizzati dalla scuola e a progetti europei.

I risultati mettono in luce una realtà che, come coordinamento nazionale delle Consulte, avevamo già sottoposto alla Ministra: il differenziale nord-sud in termini di tessuto imprenditoriale spesso si traduce in un'ulteriore sperequazione che va ad incidere sulla formazione degli studenti. Seppur consci che, anche grazie ai fondi europei, molto sia stato fatto in questa direzione, risulta quantomeno opportuna una riflessione su come implementare il rapporto scuola-aziende senza lasciare indietro i territori con una minoritaria vocazione imprenditoriale, prevedendo accordi nazionali tra Miur e imprese.

Il capitolo dedicato ai FONDI PRIVATI vede la popolazione scolastica dividersi in due; in particolare:

  • Coloro che si dicono d'accordo all'adozione di modalità alternative per finanziare la scuola (55%)

Giudicano lo school guarantee la soluzione migliore (60%), mentre lo school bonus e il crowdfunding raggiungono il 20% e i social impact bonds lo 0%

  • Coloro che si pronunciano contrariamente (44%) ritengono che debba essere lo Stato ad investire maggiormente nell'Istruzione.

Dalle assemblee sui territori, inoltre, è partita una riflessione sull'Edilizia Scolastica che vorremmo portare avanti nei prossimi mesi, quando si passerà alla modalità attuativa e si dovrà andare ad agire sui territori. L'idea è quella di elaborare dei fascicoli per ogni Istituto, nei quali si mettono in evidenza le mancanze e le problematiche relative alle strutture, per poi presentarle alla Regione e poter così agevolare gli interventi nelle scuole.

Presentazione a cura di  Pasquale Costante (Responsabile monitoraggio)

 

CHIUSURA A MATERA

Il tour de ‘La Buona Scuola’ si è chiuso  sabato 15 novembre con una tappa speciale a Matera. Sul palco dell’Auditorium ‘Gervasio’ di Piazza del Sedile  presente il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

 

 

 

 

 

 

 

          

 

 

A cura di Ing. Pasquale Francesco Costante
2011.
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